Il suo caratteristico colore viola la rende immediatamente riconoscibile sia nella forma dei geodi (cioè dei pezzi di minerale attaccati alla roccia) che sotto forma di gemme tagliate per ornare i gioielli. Le sue sfumature variano dal viola scuro intenso, al lilla pallido fino al rosa-viola, così come varia anche la sua trasparenza. L’Ametista deve il suo nome al greco amethystos, che significa “non ebbro, che non si ubriaca”. Un mito dell’antica Grecia infatti ci narra che una ninfa dei boschi di nome Ametista, aveva attirato le attenzioni del dio del vino Bacco, che aveva però respinto. Stanca delle insistenze di Bacco, Ametista chiese alla dea Diana di aiutarla e fu così trasformata in un bel cristallo limpido. Il dio Bacco, adirato, le versò addosso una coppa di vino, facendole così prendere il caratteristico colore violaceo. Per questo alla pietra viene attribuita la capacità di non fa ubriacare. L’Ametista fa parte della famiglia dei quarzi; i giacimenti più importanti sono in Brasile, Bolivia, India, Russia, Messico e Madagascar. Si dice che l’Ametista agisca sul sistema nervoso, sia dal punto di vista fisico che psichico, aiutando ad alleviare patologie come mal di testa ed emicrania; le si attribuisce la capacità di placare i pensieri, alleviare lo stress e l’insonnia. Favorisce il raggiungimento della chiarezza mentale permettendo di guardare oltre alle apparenze ed aiutando i piccoli e grandi cambiamenti di vita.